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Acquisto dell’unità immobiliare ad uso industriale situata nel Comune di San Giuliano Milanese precedentemente condotta in locazione

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Comunicat o St ampa

Acquisto dell'unità immobiliare ad uso industriale

situata nel Comune di San Giuliano Milanese precedentemente condotta in locazione

Segrate, 21 luglio 2016

* * * *

Si comunica che, in data odierna, Ambienthesis S.p.A. ha acquistato da parti correlate la proprietà dell'intera unità immobiliare sita nella zona industriale del Comune di San Giuliano Milanese (MI), in via Molise n. 1, sin qui condotta in locazione e composta da due fabbricati industriali con uffici e servizi, nonché annessa area circostante cortilizia di pertinenza, avente una superficie complessiva di circa 3.800 m2, di cui circa 2.100 coperti.

Le parti correlate Plurifinance S.r.l. e Green Holding S.p.A., che detenevano la proprietà indivisa della suddetta unità immobiliare rispettivamente con quote pari a 600/1000 e 400/1000, avevano posto sul mercato la medesima e Ambienthesis S.p.A., per le ragioni e con le modalità di seguito richiamate, ha deciso di acquistarla.

Presso tale unità immobiliare Ambienthesis S.p.A. esercisce un impianto autorizzato allo stoccaggio ed al trattamento di rifiuti speciali liquidi e solidi, pericolosi e non pericolosi, per un volume complessivo di 950 m3di materiale, la cui Autorizzazione Integrata Ambientale è stata da ultimo prorogata sino al luglio del 2022.

L'impianto, oltre ad essere dotato di soluzioni tecnologiche volte al recupero dei materiali riutilizzabili, risulta specializzato nella gestione dei rifiuti provenienti dalla cosiddetta micro-raccolta ed è inoltre diventato un punto di riferimento per le attività di stoccaggio ed avvio a smaltimento dei rifiuti provenienti da scoibentazioni di amianto e contenenti lane minerali o fibrocemento.

Essendo la business unit dello stoccaggio dei rifiuti di assoluta rilevanza per il costante sviluppo del complessivo core business aziendale, il Consiglio di Amministrazione di Ambienthesis S.p.A., previo parere favorevole formulato al riguardo dal Comitato Controllo e Rischi (quest'ultimo preposto anche al preventivo esame sia dell'interesse della Società al compimento di operazioni con parti correlate, sia della correttezza sostanziale delle operazioni medesime), ha pertanto ritenuto opportuno procedere ad acquistare la menzionata unità immobiliare, tenuto altresì conto che la stessa era comunque già stata posta sul mercato.

Tale operazione, da un lato, produce un positivo effetto a livello di margine operativo lordo (venendo meno il costo relativo al canone annuo di locazione, pari, per il 2015, a circa 137.000,00 Euro, oltre IVA di legge) e, dall'altro,

consente alla Società di diventare proprietaria di un asset considerato strategico, stante anche il trend economico in crescita fatto di recente registrare proprio dalla business unit dello stoccaggio dei rifiuti.

Il prezzo di acquisto, determinato tra le parti sulla scorta delle risultanze a cui sono giunte due distinte perizie di stima ed un apposito parere di congruità espressamente richiesto allo scopo dal Comitato Controllo e Rischi, è stato pari a 1.080.000,00 Euro.

La compravendita così effettuata si inserisce nel più ampio insieme di interventi previsti dalle linee guida strategiche, in base a cui, accanto alla progressiva dismissione di tutte le attività considerate non più funzionali al business caratteristico della Società, viene al contempo dato corso, invece, all'acquisizione di asset di tipo core.

Si dà atto che, sebbene le due società controparti della compravendita siano, come ricordato, parti correlate di Ambienthesis S.p.A. (Green Holding S.p.A. perché controllante indiretta e Plurifinance S.r.l. perché riconducibile al medesimo soggetto economico posto al vertice dell'intera catena di controllo), l'operazione in questione, in base al "Regolamento in materia di Operazioni con Parti Correlate" adottato dalla Società ai sensi del Regolamento Consob

n. 17221/2010 e s.m.i., non risulta classificabile come operazione di maggiore rilevanza e, di conseguenza, non è soggetta alla pubblicazione dello specifico documento informativo previsto dall'articolo 5 del Regolamento Consob.

Si segnala, infine, che per la compravendita di cui sopra trovano applicazione le modalità di pagamento dell'Imposta sul Valore Aggiunto previste dall'articolo 17, quinto comma e sesto comma lett. a-bis del D.P.R. n. 633/1972 (cd. "Reverse Charge").

Il Gruppo Ambienthesis rappresenta, in Italia, uno dei principali operatori integrati nel settore delle bonifiche ambientali e della gestione dei rifiuti industriali.

In particolare, il Gruppo opera nelle seguenti aree: bonifiche e risanamenti ambientali; trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti industriali; attività di ingegneria ambientale.

Per ulteriori informazioni:Ufficio Stam pa:

Alberto Azario Spriano Communication

(Responsabile dei rapporti con gli investitori istituzionali e gli altri soci) Lorenza Spriano e Matteo Russo

Tel. 02.4986768 - Fax 02.89380290 contatti: cell. 347/9834881

alberto.azario@ambient hesis.itlspriano@sprianocommunication.com

mru sso@ sprianocommunicat ion.com

 

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ai sensi dell'articolo n. 47 del 1948 e dagli artt. 42 e 43 della legge 416 del 1981 e successivi, chiedo di esercitare a nome di FIVRA (Fabbriche Isolanti Vetro Roccia Associate), l'esercizio del diritto di rettifica nei tempi e nei modi previsti dalla legge. 

Per il seguente articolo:

FIVRA (Fabbriche Isolanti Vetro Roccia Associate), l’associazione dei principali produttori di lane minerali (lana di roccia e lana di vetro per isolamento), in merito all’articolo "Ambienthesis, acquisto dell'unità immobiliare ad uso industriale di San Giuliano Milanese” ricorda che amianto e lane minerali sono materiali differenti, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza sulla salute umana. 
Infatti la IARC (International Agency for Research on Cancer, massimo esperto in materia ed afferente all’Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inserito l’amianto nel gruppo 1 “cancerogeno per gli esseri umani” mentre le lane minerali sono state inserite nel gruppo 3 “non classificabile come cancerogeno per gli esseri umani” (al pari del thé e del caffè).
L’Unione Europea mantiene una classificazione più cautelativa, ma anch’essa riconosce che le lane minerali sono sicure se conformi alla "Nota Q" (ovvero bio-solubili, come quelle prodotte dai soci FIVRA) o alla "Nota R” (ovvero avanti diametro medio ponderale superiore a 6 micron). 
Ha inoltre riconosciuto che le lane minerali non sono irritanti se non, come per molti altri prodotti, per sfregamento meccanico.
Un’ulteriore conferma della non pericolosità della lana di vetro e dalla lana di roccia deriva dalla normativa in materia di smaltimento dei rifiuti costituiti da lane minerali che possono essere depositati in celle realizzate con gli stessi criteri adottati per le discariche dei rifiuti inerti.
Il tutto è stato recentemente ribadito dal documento "Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV) - Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute”, approvato dalla Conferenza Stato/Regioni, su proposta del Ministero della Salute, in data 25 marzo 2015. 
Maggiori info sono disponibili su http://www.fivra.it/it/approfondimenti/13_fibre-artificiali-vetrose-linee-guida-del-ministero-della-salute 

Cordialità
Ufficio Stampa Fivra
 

Il contenuto e’ stato pubblicato da Ambienthesis S.p.A. in data 21 July 2016. La fonte e’ unica responsabile dei contenuti.
Distribuito da Public, inalterato e non modificato, in data 22 July 2016 08:38:04 UTC.

[Fonte: Milano OnLine]

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