Milano -
Per gli animali si usa il termine Tanatosi dal greco “thanatos”: si tratta di quel comportamento messo in atto da alcune specie, che comporta irrigidimento totale del corpo in seguito ad una situazione di pericolo o come semplice reazione da contatto, al fine di simulare uno stato di morte.
Lo stesso termine si potrebbe utilizzare anche per una certa categoria di persone che, ad un certo punto della loro vita, per un motivo o per l’altro, hanno deciso di fingere la propria morte. Proprio come il nostro Mattia…
Se tutto ciò vi sembra molto strano rimarrete davvero sorpresi nello scoprire che sono davvero tante le persone che hanno inscenato a regola d’arte il loro decesso con risultati più o meno comici.
Motivo principe di gran parte dei finti decessi è, neanche a dirlo, il denaro.
Prendiamo per esempio Aubrey Lee Price. Banchiere americano, viene ritrovato 18 mesi dopo la sua “morte” dalle autorità che l’avevano fermato per un controllo di routine a bordo della sua macchina. Aveva finto il suo suicidio con una lettera lasciata alla famiglia, per poi scappare in Sudamerica dopo aver rubato 21 milioni di dollari e aver causato il crollo della sua banca.
Storia simile quella di Samuel Israel III. E’ uno tra i più importanti uomini finanziari quando nel 2008 viene coinvolto in una frode finanziaria da 450 milioni di dollari. Per non essere arrestato finge la sua morte semplicemente abbandonando la sua macchina in una foresta e lasciando all’interno un biglietto con scritto “Suicide is painless”. Dopo meno di un mese decide di uscire allo scoperto per non dover più nascondersi. Attualmente sta scontando una condanna a 20 anni.
C’è chi poi ha finto la sua morte per molto molto meno… Corey Taylor, un impiegato americano di 31 anni, è scontento del servizio che la sua compagnia telefonica gli sta offrendo dopo aver avuto problemi con chiamate bruscamente interrotte e disturbi nelle conversazioni. Non volendo pagare la penale di 175 $ per la chiusura anticipata del suo contratto, falsifica il suo certificato di morte e chiede ad un amico di inviarlo via fax alla compagnia. L’ingegnoso piano però non va a buon fine: Taylor viene scoperto dopo poco e costretto a pagare la penale.
Il vizietto della tanatosi non è una novità dei giorni nostri, anzi!
Ritroviamo un caso di morte simulata già nel XVIII Secolo. “Lord” Timothy Dexter, un eccentrico uomo d’affari americano finge la sua morte per una sola e semplice ragione: vedere come le persone avrebbero reagito. Oltre Tremila persone partecipano al suo funerale, ma, non vedendo scendere nemmeno una lacrima dagli occhi della moglie, decide di rivelare il misfatto e bastonarla.
Per concludere in bellezza e per riderci un po’ su, vale la pensa di citare un ultimo caso di morte inscenata.
Alexander “Ace” Baker, uno dei più strenui sostenitori dell’infondatezza degli attacchi dell’undici settembre 2001, stufo di essere diffamato per le sue convinzioni, decide di fingere la sua morte durante un programma radio. Dopo aver salutato per l’ultima volta la moglie e i figli, fa partire dei colpi di pistola.
Scoperto dichiara che la sua era solo una performance artistica….
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