Il nostro network: News e Eventi | Guida Turistica Milano | Hotels e Alloggi a Milano
Venerdì 29 Marzo 2024
English

CERCA UN HOTEL A MILANO

Booking.com

Ecco cosa dice “The Economist” su Expo

Milano -
The economist

Secondo The Economist, il celebre settimanale londinese, da Expo 2015 ci si aspetta molto, nonostante i ritardi, le tangenti e gli arresti che hanno marchiato negativamente la kermesse negli ultimi tempi.

145 Paesi parteciperanno  all’Esposizione Universale, che l’Economist ha definito un “incrocio” tra una manifestazione commerciale e un parco a tema e che ha avuto le sue origini proprio a Londra nel 1851.

Riguardo ad Expo 2015, i biglietti venduti ai tour operator sono già 8 milioni e il concept: “ Nutrire il pianeta, energia per la vita” ha fatto il giro del mondo, segno di quanto la Milano di Expo stia puntando sul Made in Italy, soprattutto per ciò che concerne il cibo e sulla volontà di trovare delle soluzioni per sconfiggere la fame nel mondo. Inoltre pare, secondo il giornale inglese, che il Governo si stia dando un bel da fare per promuovere all’estero Milano e l’Italia più in generale, per attrarre turisti ed investitori. E’ stata persino lanciata una campagna per cercare nuovi direttori dei musei italiani, visto che al momento non sembrano essere gestiti molto bene. Insomma, pare che Expo sia “l’esca” per rilanciare il Paese.

Al Word Economic Forum di Davos è stato anche proiettato un video molto apprezzato, che aveva il principale obiettivo di abbattere i tipici stereotipi sull’Italia, ma pochi giorni dopo il Ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini ha lanciato sul web Very Bello e, da come ne scrive l’Economist, pare che la nuova piattaforma dedicata ai 1300 eventi di Expo, non  sia stato dissacrata solo in Italia, tanto più che il sito è  uscito in line prima ancora di essere stato tradotto in altre lingue.

Misure antimafia Expo

Evidentemente è difficile abbattere gli stereotipi sull’Italia: troppi scandali hanno fatto brillare di una cattiva luce il bel Paese, ma grazie alle nuove misure anti corruzione forse ci sono ancora possibilità di ribaltare l’immagine nostrana all’estero. Del resto è vero anche che è l’Italia stessa spesso a non credere che ci sia ancora possibilità di migliorare; il professore di economia, presso il Politecnico di Milano, Marco Ponti ha dichiarato che le grandi infrastrutture come Expo possono portare raramente benefici, sarebbe stato meglio investire in infrastrutture più piccole. C’è anche però chi ci crede, come Intesa San Paolo, che ha calcolato che Expo potrebbe incrementare il Pil dello 0,1%  grazie ai proventi derivanti da turismo e costruzioni.

Gli organizzatori dell’Esposizione Universale sperano che la kermesse possa aiutare persino a velocizzare la burocrazia in Italia e che, come diceva NietzscheBisogna avere un caos dentro di sè, per generare una stella danzante”; o, parafrasando ciò che veniva esclamato nel celebre spot del Martini, e come conclude l’articolo anche l’Economist “ No caos, no party”.

Se  l’Esposizione Universale si farà, e se anche  i lavori dovessero finire per tempo, resta però ancora il problema del dopo Expo, visto che l’estesa area che lo ospiterà non ha ancora trovato nuovi investitori che la prendano in gestione.

 

 

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da MilanoExpo2015.it . ed è stato inizialmente pubblicato su www.milanoexpo2015.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Milano OnLine]

Condividi su: Facebook Digg Delicious Technorati Google Bookmarks OK Notizie Wikio Italia

Ultime notizie

Altre notizie



VIAGGIA NELL'ARTE, NEL GUSTO E NELLA NATURA A MILANO