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Viaggio sensoriale nel Padiglione del Marocco di Expo

Milano -
Com'è il Padigline del Marocco di Expo?

Il Padiglione del Marocco di Expo sembra essere uno dei preferiti dai bambini perché mentre lo si percorre si fa un viaggio sensoriale attraverso le varie zone del Paese. Cambiano gli odori, le immagini e persino il clima. Vediamo com’è e perché piace così tanto.

E’ situato in fondo al Decumano, dopo il Cluster dei Cereali e Tuberi e prima dello stand della Birra Moretti, si sviluppa su un’area di circa 2900 metri quadrati, visto dall’esterno non è uno dei Padiglioni più belli, ma appena si entra è sorprendente. Esteticamente ricorda una cittadella rab fortificata, il modello architettonico seguito è quello berbero che è tipico dell’area sud del Marocco.

Il tema scelto per Expo è ‘Marocco, un viaggio di sapori’ e in effetti i visitatori compiono un vero e proprio viaggio sensoriale da nord a sud del Paese, scoprendo le diverse zone, ammirando  l’architettura,  assaggiando il i suoi cibi, inebriandosi con i suoi profumi, ascoltando i suoni, toccando i granelli di sabbia e imparando i diversi metodi per non sprecare l’acqua. A questo proposito, negli ultimi anni il Marocco si è adoperato per trovare tutte le soluzioni necessarie volte a garantire acqua a tutta la popolazione.

Il viaggio inizia partendo dal nord del Paese, dove si trovano le provincie che si affacciano sul mare Mediterraneo, si passa poi alle pianure della zona centrale, quelle più ricche d’acqua, si attraversa poi l’area che si affaccia sull’Oceano Atlantico, che è la più ricca e la più industriale, si prosegue passando per la zona rurale del Marocco, si visita quindi la catena montuosa di Atlante e infine si arriva nel Grande Sud del Paese. Man mano che si viaggia da una zona all’altra, cambiano sia le caratteristiche delle stanze del Padiglione che il clima.

La prima sala è dipinta completamente di blu e offre ai visitatori delle immagini che riproducono i paesaggi tipici dell’Oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo, dove sono esposte anche le tipiche piante locali. Fa più freddo che all’esterno, così come in quella zona del Marocco. Proseguendo si arriva nelle sale dedicate al Centro del Paese; qui i visitatori vengono attirati da una cascata riprodotta sul muro, dalle fotografie dei frutti tipici di quella zona e dal profumo degli ulivi, una delle più grandi ricchezze del Marocco che è il 5 produttore e il secondo esportatore di olio. La sala successiva, illuminata di blu, è dedicata ad Atlante, l’imponente catena montuosa che attraversa il Paese. Si arriva infine nel Grande Sud e il clima cambia radicalmente: dal fresco atlantico al caldo umido tipico del deserto. Un profumo di fiori tipici del Paese avvolge tutta la stanza e poi ci sono delle finte dune di sabbia, palme e l’illuminazione è calda e gialla. Il viaggio termina in un giardino mediterraneo  dove i visitatori possono assaggiare tipici dolci marocchini e rilassarsi tra palme, olivi e aranci.

Naturalmente nel Padiglione del Marocco di Expo ci sono anche un ristorante e uno spazio take away, dove si possono ad esempio assaggiare tajine di manzo, prugne e sesamo o la zucca candita con cannella. Si può anche fare shopping nel Concept Store, dove si possono acquistare l’olio d’oliva, d’argan, vini locali, zafferano, miele, datteri e anche sapone nero, prodotti di bellezza,  recipienti per il cous cous, prodotti d’artigianato locale, tovaglie, stole e sciarpe.

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DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da MilanoExpo2015.it . ed è stato inizialmente pubblicato su www.milanoexpo2015.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Milano OnLine]

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