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Padiglione della Corea: perché piace

Milano -
Il Padiglione della Corea insegna che siamo ciò che mangiamo

Ad Expo il Padiglione della Corea è uno di quelli che piace di più perché è tecnologico, d’effetto,  non dimentica la tradizione, ma guarda al futuro e infine ha centrato in pieno la mission di Expo e quindi mangiare cibo sano e sostenibile. Il suo tema è infatti ‘Sei ciò che mangi’.

La Corea è all’inizio del Decumano, venendo da Cascina Triulza; l’importanza che il Paese da al cibo è evidente già dalla struttura esterna  del Padiglione, tutta bianca e che assomiglia al Moon Jar, il Vaso Luna in ceramica coreana che trae ispirazione proprio dalla luna piena e che serve a conservare i cibi fermentati.  Ai visitatori viene da subito chiesto quale sia il loro cibo preferito e possono scriverlo su un muro posto all’ingresso.  Entrando, si percorre una scala bianca dalla quale si vedono delle opere dove vengono mostrate quali possono essere le conseguenze quando si mangia male, quindi obesità e spreco di cibo in primis.

Come si fa a migliorare, a cambiare stile alimentare, a non sprecare il cibo e a proiettarsi nel futuro? Il viaggio all’interno del Padiglione della Corea ci mostra quali possibilità abbiamo per condurre una vita più sana e longeva e lo fa traendo le radici dalla tradizione per poi focalizzarsi sul futuro. L’Hansik è un pasto tradizionale composto da più piatti, ognuno di questi necessario per condurre uno stile di vita alimentare adeguato. Più nello specifico, è basato essenzialmente su riso e diversi tipi di verdura.

La tecnologia può essere utile per rappresentare la mission del Padiglione; in questo caso i visitatori sono accolti da braccia meccaniche che, ruotando a 360 gradi, mostrano in modo evocativo l’equilibrio e l’armonia tra i vari alimenti che compongono l’Hansik.

Per rappresentare la fermentazione, molto importante nella cucina coreana, è stato invece utilizzato l’onggi: una grande giara, che serve per fermentare il cibo, ma che è anche metafora della vita. Per rappresentare invece la conservazione, una moltitudine di giare si trasforma in schermi, attraverso i quali, i visitatori possono assistere al passaggio delle stagioni, conoscere da quali piatti è composto l’Hansik e scoprire le tecniche di conservazione naturale, lasciandosi trasportare dai sensi, vista e udito in primis.

Il pasto principale coreano è protagonista anche nella sala del cibo del futuro, dove vengono mostrate persone dagli 0 a 99, per  rivelare qual è il segreto della longevità: il mangiare sano e sostenibile. Secondo la tradizione coreana la natura non deve essere conquistata dall’uomo, ma trattata con rispetto.

Terminato il viaggio, i visitatori possono consumare un vero pasto Hansik nel ristorante e acquistare cibi coreani nel negozio di souvenir. Forse alla fine del tour cambieranno idea riguardo al loro cibo preferito o forse no.

Il Padiglione della Corea di Expo  è molto amato, infatti ha già raggiunto il milionesimo visitatore, anzi visitatrice: un’insegnante romana che ha vinto un mazzo di fiori e un biglietto aereo per Seul, così magari, girando il Paese, avrà modo di scoprire le proprietà benefiche dell’Hansik.

Un milione di visitatori non sono però abbastanza i per il Direttore generale del Padiglione della Corea, Jo Deok-hyun, che infatti ha affermato: “il milionesimo visitatore è una pietra miliare per noi, puntiamo ad arrivare a 2 milioni e mezzo entro la fine dell’esposizione”.

 

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DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da MilanoExpo2015.it . ed è stato inizialmente pubblicato su www.milanoexpo2015.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Milano OnLine]

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