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No Expo: il “contro-programma” per l’1 Maggio

Milano -
Cosa succederà dal 29 aprile al 3 maggio? I No Expo fanno le prove

I No Expo sono pronti all’attacco! Noi li abbiamo ascoltati più volti, intervistando uno dei loro maggiori attivisti, Abo, che ha risposto più volte sul perché fossero contro l’Esposizione Universale di Milano. Ora che l’inaugurazione si sta avvicinando, i No Expo ne hanno approfittato per annunciare il loro programma alternativo.  Il Ministro Maurizio Martina ha cercato un dialogo con loro, ma per Mariastella Gelmini è tutto inutile perché loro cercano solo lo scontro. Cosa ci sarà dunque da aspettarsi dal 29 aprile al 3 maggio?

Lo scorso sabato 11 aprile, intorno a mezzogiorno, alcuni esponenti dei No Expo si sono arrampicati lungo i pali metallici dell’Expo Gate di Piazza Cairoli per appendere un imponente lenzuolo, con su scritto: “L’unico gate che vogliamo è quello per uscire da Expo”. L’azione si è svolta davanti agli occhi di turisti e passanti, mentre all’interno della struttura provvisoria, opera dell’architetto Scandurra e ‘poco apprezzata’ da Vittorio Sgarbi, veniva presentato il Cluster su radici, tuberi e cereali. La manifestazione è stata alquanto pacifica, seppur di protesta, e lo striscione è stato presto rimosso.

Blitz dei No Expo all’istituto Rizzoli di Città Studi

Parallelamente alcuni loro compagni, non solo di Milano ma provenienti anche da Genova, Torino e Napoli, sono riusciti ad occupare per l’ennesima volta l’edificio abbandonato: l’istituto tecnico Rizzoli di Piazza Occhialini, a Città Studi. Ad un certo punto, quasi stesse per iniziare uno spettacolo di teatro, prima si è spenta la luce e poi si è sentita la voce di un esponente dei No Expo rimbombare dalla sala sotterranea della struttura: “Il 29 aprile, per noi, i fascisti non sfileranno. I 70 anni dalla Liberazione non si festeggiano così”. Si sono accese le luci e il pubblico ha applaudito, proprio come se i manifestanti fossero seduti nella platea di un teatro. Il portavoce dei No Expo, con la sua affermazione, ha fatto riferimento al presidio di estrema destra (che si dovrebbe tenere il 29 aprile per celebrare il 40esimo anniversario dalla morte di Sergio Ramelli, il militante del Fronte della Gioventù che nel 1975 è stato ucciso da un commando di Avanguardia Operaia).

Nei giorni che andranno dal 29 aprile al 3 maggio, con forse delle anticipazioni il 25 aprile, c’è da aspettarsi di tutto: si alterneranno cortei  di protesta e le forze dell’ordine  dovranno tenersi all’erta. Sempre il 29 aprile è dunque previsto anche un corteo antifascista ad opera della rete ‘Memoria antifascista’, del ‘Comitato nazisti e razzisti no grazie’ e dei collettivi Cantiere Zam e Lambretta. Il 30 aprile gli studenti manifesteranno contro il lavoro precario e contro il volontariato, con evidenti riferimenti all’Esposizione Universale, e poi verrà inaugurato il campeggio dei No Expo al Parco di Trenno: proprio li ci sarà il loro presidio durante i 6 mesi di Expo, il loro quartier generale, dal quale faranno partire un programma alternativo all’Esposizione Universale: Alter Expo. Ci saranno iniziative sui temi alimentazione, cultura e musica. Il 1 maggio, in concomitanza con l’inizio si Expo, ci sarà invece la tradizionale Mayday Parade, e probabili contestazioni in Piazza della Scala, in occasione della Turandot; poi, fino al 3 maggio, ci saranno quasi sicuramente altri presidi, oltre ad un’assemblea plenaria per decidere le successive mobilitazioni. I No Expo ci tengono a dichiarare che a loro interessa il futuro di Milano dopo il 31 ottobre, cioè terminata l’Esposizione Universale. Riguardo invece ad Expo ci hanno tenuto a precisare che: “Noi rifiutiamo e rispediamo al mittente qualunque tipo di criminalizzazione e di terrorismo mediatico che si sta facendo in questo senso”.

Assalto all’Expo Gate dei No Expo

Maurizio Martina cerca un dialogo con i No Expo

A questo proposito è intervenuto conciliante il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina (da sempre contestato dai No Expo) che ha dichiarato: “Sarebbe molto bello unire le forze e non dividersi. Sarebbe molto bello che alcuni temi che vengono evocati venissero compresi.  E’ legittimo criticare l’Esposizione universale però, se posso dare un consiglio e fare una scommessa, dire di provare a guardare insieme le cose buone e positive che può portare un appuntamento come quello che abbiamo alle porte”.

Dato poi che i No Expo sono contro l’Esposizione Universale, soprattutto perché contestano la precarietà, i costi e la cementificazione nel Sito Espositivo, Martina ha aggiunto: “Vorrei semplicemente ricordare che cosa c’era su quell’area prima del sito espositivo: non c’erano campi di grano, era una grande area da bonificare e questo è stato fatto. Non comprendo poi la polemica sui volontari, ogni grande appuntamento internazionale ha un programma volontari. Basta ascoltare i volontari stessi per capire quanta forza ed entusiasmo c’è nella loro presenza ad Expo”.

Mariastella Gelmini deride il ministro Martina

È voluta intervenire sulla questione anche Mariastella Gelmini, un’altra delle ‘prede’ di studenti, centri sociali e No Expo. La Gelmini ha decisamente smorzato l’intervento conciliante di Martina, affermando: “L’apertura di credito e il dialogo che il ministro Martina crede di poter intraprendere coi No Expo fa sorridere perché i gruppi antagonisti hanno una sola logica da affermare: quella dello scontro. La scelta di Martina di tendere loro la mano è sorprendente quanto ingenua, e non tiene conto della cultura violenta e niente affatto dialogica di coloro con cui si dovrebbe intraprendere l’improbabile dialogo. E le numerose aggressioni violente alle forze dell’ordine… Le ha dimenticate il ministro Martina? La manifestazione che si sta preparando a Milano per il primo maggio non promette niente di buono e le uscite aperturiste di un ministro possono costituire un pericoloso incoraggiamento alla mobilitazione anche violenta. Se Martina vuole aprire antagonisti, prima chieda loro di rinunciare alla manifestazione. Un gesto che metterebbe alla prova una reale volontà di confronto”.

Qualunque cosa accadrà, dal 25 aprile al 3 maggio non potremo aspettarci solo giorni di festa, anche perché potrebbe esserci l’arrivo di un secondo G8, e potrebbe esserci l’assalto dei No Global italiani ed europei che forse verranno a ‘festeggiare’ a modo loro l’inizio di Expo.

 

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DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da MilanoExpo2015.it . ed è stato inizialmente pubblicato su www.milanoexpo2015.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Milano OnLine]

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