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Leonardo resta a Firenze: il NO degli Uffizi!

Milano -
L'Annunciazione degli Uffizi non andrà ad Expo

Purtroppo è andata male per la Milano di Expo. Gli Uffizi di Firenze hanno deciso di non prestare l’‘Annunciazione’ di Leonardo perché, come ha spiegato il direttore Antonio Natali, la sala rimarrebbe sguarnita. Questa è solo l’ultima (almeno per ora) delle polemiche che hanno acceso politici ed istituzioni, riguardo al tema arte Expo.

I Bronzi di Riace che Reggio non ha dato ad Expo

Molti forse si ricorderanno dei Bronzi di Riace negati dal Museo Archeologico di Reggio Calabria, e della reazione di Vittorio Sgarbi, oppure dell’ ‘Ortolano’ di Arcimboldo che Cremona non ha voluto prestare a Milano, o ancora del ‘Ritratto Trivulzio’ di Antonello da Messina negato da Torino (pare per ragioni campanilistiche).

Qualche tempo dopo invece il Museo del Louvre di Parigi ha deciso di prestare a Palazzo Reale tre opere di Leonardo: il ‘San Giovanni Battista’, “ ‘La Belle Ferronière’ e ‘ La piccola Annunciazione’. In quella occasione Filippo del Corno, Assessore alla Cultura di Milano,  aveva dichiarato: “Perfino dal Louvre arriveranno opere per l’Expo, ma dalla Calabria no, i bronzi no, Renzi non vuole”.

Qualche giorno fa è partita una nuova disputa partita, legata ad un’ altra ‘Annunciazione’ di Leonardo, questa volta negata appunto dagli Uffizi di Firenze. L’opera del 1472 è stato rinominata il ‘Leonardo della Discordia’, perché la disputa non ha coinvolto solo Milano e Firenze, ma l’opera d’arte è stata anche causa di discussioni tra il sindaco Giuliano Pisapia, del Corno e Diana Bracco, tanto che è stato chiamato a fare da arbitro il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. Il sindaco di Milano ha richiesto ufficialmente il suo intervento e Franceschini si è rivolto agli Uffizi sollecitando una risposta. A questo punto è intervenuta Bracco, dichiarando: “Noi vogliamo mandare la gente sul territorio, quindi non credo si debba portare tutto a Milano”. Ha poi aggiunto sempre la Bracco: “Se a Expo c’è una mostra dove un’opera sta bene, forse potrebbero prestarla, magari per un periodo di tempo limitato. Però i musei non hanno torto quando dicono se io ti do quest’opera, poi la mia sala resta vuota”.

A seguito del ragionamento contradditorio, ma forse al tempo stesso sensato, della Presidente di Expo, ha voluto dire la sua anche Del Corno, molto contrariato dall’intervento di Diana Bracco e polemico così com’era stato per i Bronzi di Riace: Bracco si è espressa in quel modo perché è poco informata sull’alto valore scientifico della mostra. Abbiamo un’opportunità straordinaria. Come ha detto il premier Matteo Renzi, l’Italia ci mette la faccia. E il Comune ha creato un’opportunità perché la faccia dell’Italia sia quella di Leonardo. Ma ci manca un tassello per completare il mosaico. Tutti i musei del mondo hanno capito il valore di questa mostra, sarebbe assurdo che mancasse il più importante museo italiano, tanto più che il Louvre presterà ‘La piccola Annunciazione’: sarebbe un’occasione unica per far dialogare le due opere. Per movimentare un quadro così ogni giorno perso è un giorno sprecato. Nessuna intenzione di mettere fretta, comprendiamo che vanno fatti gli approfondimenti necessari, ma riteniamo che la conferma definitiva del prestito dovrebbe arrivare entro fine mese”.

Franceschini rispetta la decisione degli Uffizi

 

Antonio Natali, direttore degli Uffizi, dice no ad Expo

Sembrava dover essere dunque Franceschini a dover concludere la partita, visto anche che il direttore degli Uffizi, Antonio Natali si era rimesso al suo giudizio dicendo: “Decide il ministro”. Le aspettative di del Corno e di Palazzo Marino sono state però tradite, perché il Ministro dei Beni Culturali ha appoggiato il volere dei tecnici, in quanto non crede che la politica debba intervenire in un campo che non è di sua competenza, come in questo caso quello dell’arte.

Dunque l’Annunciazione di Leonardo non sarà a Milano per Expo e Franceschini ha spiegato il perché: “Il dottor Natali mi ha mandato un elenco delle opere che gli Uffizi hanno prestato alle varie mostre per Expo e sono 28. Alla mostra su Leonardo sono stati prestati dei capolavori, un’opera del Botticelli che non è mai uscita dagli Uffizi, una importante del Ghirlandaio e altre ancora. Il direttore degli Uffizi ha fatto presente che il suo museo rimarrebbe privo di opere di Leonardo durante i sei mesi di Expo. Sono valutazioni corrette che io rispetterò”.

Sarà una coincidenza, ma pare che gli amici-nemici francesi prestino alla Milano di Expo le opere d’arte richieste senza nessun problema, mentre le più vicine città italiane si devono fare un po’ più pregare per poi, spesso e volentieri, rifiutare. E’ vero che Expo non coinvolgerà solo Milano e richiamerà visitatori in tutto il Paese, però è anche vero forse che facendo una mostra su Leonardo senza un pezzo per completarla, una concessione ci vorrebbe, o no? Non ci rimane che rifarci con l’Annunciazione della Smorfia!

 

 

 

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da MilanoExpo2015.it . ed è stato inizialmente pubblicato su www.milanoexpo2015.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Milano OnLine]

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