Dopo Very Bello, ora anche la pagina ufficiale Facebook di Expo 2015 è stata presa di mira dagli utenti della Rete ed, in particolare, da grafici e creativi digitali. Le polemiche, l’ironia, e i meme sono dovuti in particolare ad alcune immagini postate su fb, che presentano errori grafici sconcertanti. I post sono stati talmente numerosi che il grafico, Fabio Fornasari, artefice del rendering, è stato “costretto” a rispondere.
Un rendering del Parco delle Biodiversità che fa ridere la Rete
Per capire la questione occorre risalire a qualche giorno fa, quando sono stati postati sulla pagina facebook alcune immagini del ‘Parco della biodiversità’, lo spazio espositivo di 8500 metri quadri, dedicato alle eccellenze agricole, agricoalimentari e ambientali del nostro Paese. Il problema è che le immagini postate presentano incredibili errori anche allo sguardo dei non esperti: proporzioni e prospettive errate, persone che fluttuano in aria con i profili scontornati a caso, niente ombre. Insomma, “buchi” che non ci si aspetterebbe di vedere nella pagina ufficiale Facebook dell’evento più atteso dell’anno.
E’ scattata dunque una pioggia di post ironici, dissacranti o infamanti. Vediamone alcuni
- Graziano ha postato: “Pensavo che il peggio lo aveste dato con verybello.it ma mi sbagliavo. Dovevo ancora vedere questo!”
- Rory invece ha scritto: ”Capirei se un collage così l’avesse fatto un ragazzino per, chessò, un forum dove l’utenza massima non raggiunge la doppia cifra, ma per un evento come l’Expo… Non oso pensare che succederà quando avremo qua le Olimpiadi”.
- E Samuel ha ribadito il concetto: “Viva l’Italia…ma ci devono prosciugare l’anima per farci capire che dobbiamo in un modo o nell’altro cambiare le cose?”
Milano Expo 2015 ha chiesto dunque un parere ad alcuni grafici ed esperti web. Ecco la loro opinione:
- Ivan, grafico, ha commentato una delle immagini con queste parole: “Non c’è coerenza di luci, ,le figure sono prive di ombre, il tutto si chiude in un collage approssimativo di idee malriuscite. Ogni volta che questa immagine viene visualizzata un grafico muore”.
- Francesca, esperta web, osservando un altro rendering ha scritto: “Le figure rappresentate nell’immagine sono illuminate diversamente, o meglio risplendono di una luce divina e soprattutto volano”.
- Luca, grafico, a differenza degli altri si domanda: “E se queste immagini fossero la brutta copia? Il fatto che una o più delle figure rappresentate compaia in varie immagini, mi fa supporre che questo sia un lavoro preparatorio, una prova di quelle che saranno le versioni definitive. Dall’altra parte se invece fosse una scelta artistica del grafico, queste immagini mi fanno pensare alle sagome tutte uguali poste all’ingresso di un centro commerciale. Mi sembra un lavoro superficiale, banale, infantile, fatto velocemente. Se questa è l’idea artistica per un evento come Expo è inaccettabile. Sembra il compito di uno svogliato ragazzo delle superiori che sta studiando grafica, poco talentuoso e che ha fatto il compitino sperando in un voto accettabile”.
C’è dunque chi ironizza, chi s’indigna, chi contesta duramente Expo e chi ha lanciato persino un concorso, finto: “Sei anche tu uno studente o grafico di professione? Sai utilizzare abbastanza bene Photoshop, Illustrator, Flash, Freehand o robe simili e hai sempre sognato di lavorare per un evento di portata mondiale? Questo è il concorso per te! Devi semplicemente dimenticare tutto ciò che hai imparato sulla post-produzione ed elaborazione di foto digitali, ed aprire Paint. Per partecipare è necessario realizzare un collage in cui sia presente del cibo, una vostra foto e il logo di Expo. Per il resto potete aggiungere ciò che volete: alberi, macchine, gente in levitazione, unicorni magici, pesci volanti”.
Le figure fluttuanti nel rendering postato sul fb di Expo
L’artefice delle immagini bistrattate, il grafico cinquantenne Fabio Fornasari, che tra l’altro ha realizzato nel 2010 insieme all’architetto Italo Rota, il Museo del Novecento di Milano, si è difeso utilizzando le seguenti parole: “Sono state pubblicate immagini di un progetto in corso. Sono uscite anzitempo, non terminate. La rete è veloce, e ne ha fatto un meme, un argomento virale. Questo, in sé, non è ancora un male in quanto ci fa sentire sulla pelle quanta responsabilità abbiamo nel lavorare non tanto su ‘materiali digitali’ – non è un problema di quanto si sa usare Photoshop – quanto sugli immaginari e le estetiche. Spero sia una risposta per chi mi ha fatto domande”. Fornasari ha fatto riferimento ai meme perché alcuni utenti, per divertirsi, hanno postato delle parodie delle immagini, apportando delle modifiche alle originali.
La risposta del grafico non è piaciuta agli utenti della Rete, infatti Paolo ha risposto: “Sì, è un problema di quanto si sa usare Photoshop, degli immaginari e delle estetiche; e, soprattutto, della forza di gravità”. E Gianmarco, meno scherzosamente, ha scritto: “Ma di che stiamo parlando? Quelle immagini sono uscite sul vostro canale facebook ufficiale”.
Meme di una delle immagini postate
Il problema è sempre lo stesso: Expo che immagine vuole offrire ai più di 20 milioni di visitatori attesi alla kermesse? Very Bello, il sito ufficiale dell’Esposizione Universale, la pagina Facebook sono il primo biglietto da visita. Inoltre l’Italia è famosa al mondo proprio per le sue opere d’arte, per il gusto nell’estetica fin dall’antichità. Per gli utenti è inaccettabile offrire un’immagine vergognosa del nostro Paese, soprattutto quando, si presume, che i grafici che lavorano per Expo non siano pagati poco.
DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da MilanoExpo2015.it . ed è stato inizialmente pubblicato su www.milanoexpo2015.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.
