In seguito agli attentati di Parigi Il Commissario Sala aveva promesso di garantire la sicurezza nel sito Expo, contro eventuali attentati terroristici, terremoti o emergenze di ogni genere, grazie all’utilizzo di un cospicuo numero di telecamere, metal detector agli ingressi e un servizio di vigilanza aggiuntivo. Sala aveva parlato di 400 telecamere all’aperto e circa mille nei luoghi chiusi, ma in realtà quello che si sta realizzando è un vero e proprio cervello operativo, una sorta di “Grande Fratello”, come lo hanno chiamato Paolo Foschini ed Elisabetta Soglio sul Corriere. Le telecamere saranno in realtà più di 2.500 e i metal detector che vigileranno sui 20 milioni di visitatori previsti, un centinaio, più che a Malpensa, Linate e Fiumicino messi insieme. Inoltre ci saranno 450 archetti atti a radiografare tutti coloro che entrano.
Sala di Controllo dell’Expo Command & Control Centre
In una palazzina che si trova a circa un chilometro dal sito di Expo è stato infatti creato ( i lavori sono quasi finiti) l’Expo Command & Control Centre. Dalle stanze della Palazzina, oggi sede della Protezione civile di Milano, si controllerà tutto quello che succede sul sito espositivo. Da lì ogni notte partiranno 930 camion e settemila uomini addetti alle pulizie, al ritiro dei rifiuti, al rifornimento dei ristoranti e ai servizi di manutenzione.
Il servizio di vigilanza presiederà il sito Expo giorno e notte ed è partita la gara per reclutare le guardie giurate che dovrebbero essere più di 1000 nei giorni di maggior afflusso. La Casa, o meglio la palazzina del “Grande Fratello”, grazie alle tecnologie offerte da partner come Accenture, Telecom, Samsung, Selex e molti altri, osserverà tutto quello che succede sul sito Expo ad ogni ora e in ogni luogo. Sono state previste anche una caserma, un eliporto e tre postazioni per il 118. Per vigilare su una superficie di un milione di metri quadri, il sito Expo è stato suddiviso il 84 quartieri, a loro volta classificati in 200 unità. Ogni quartiere sarà presidiato da un capo quartiere che ogni mattina segnerà sul suo tablet, collegato con la palazzina del “Grande Fratello”, le eventuali irregolarità, se mancano delle lampadine, se serve far venire sul sito dei carpentieri, degli elettricisti o degli idraulici. Inoltre queste figure saranno il punto di riferimento per i Paesi partecipanti e guideranno i 15 mila volontari scelti dalla società Expo.
La Palazzina del “Grande Fratello” di Expo
Per far fronte a qualunque pericolo, oltre ad impedire ai visitatori di portare sul sito espositivo catapulte, veleni e fucili subacquei, sono state previste delle esercitazioni, delle simulazioni per non lasciare niente al caso ed essere pronti a qualsiasi pericolo, mettiamo il caso che anche la “Palazzina del Grande Fratello” fosse improvvisamente attaccata dagli alieni. Dato che però i visitatori non circoleranno solo all’interno del sito espositivo, se qualche pazzo volesse compiere un attentato in qualche altro luogo della città, Milano è attrezzata per far fronte al pericolo?
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