
Ad Expo si può andare in metropolitana, in treno, in tram, ma anche in auto o in moto.
I parcheggi designati sono, almeno al momento, piuttosto vuoti, forse perché le tariffe sono un po’ alte, e così i visitatori continuano a preferire i mezzi pubblici, oppure s’ingegnano per lasciare l’auto o la moto vicino ai padiglioni “gratis” (ma rischiando la multa). Ora sono spuntati anche i parcheggi abusivi a 3 euro, più vicini al Sito Espositivo di quelli ufficiali ed è, ovviamente, scoppiata la polemica.
I parcheggi segnalati dal sito ufficiale di Expo sono quelli di
- Merlata, vicino all’ingresso sud del Sito Espositivo.
- Arese, collegato all’ingresso est ( Roserio) da una navetta.
- Fiera Milano, anch’esso collegato da una navetta all’ingresso Ovest ( Fiorenza- San Carlo)
- Trenno, collegato con una navetta all’ingresso di Roserio.
I parcheggi vanno prenotati sul portale; una volta entrati nel sito occorre cercare il parcheggio preferito, scegliere la data, indicare il tipo di veicolo ( auto, moto, camper, pullman o veicolo di disabile con sedia a rotelle), inserire il codice del biglietto di Expo e confermare il tutto.
Passiamo alle note dolenti, i costi: parcheggiare la propria auto o moto costa 12,20 euro a Merlata e Arese e 12,50 euro a Fiera Milano e Trenno, mentre la sosta dei pullman ha un costo pari a 48,80 euro. Per i disabili sono riservati dei posti designati.
Le tariffe alte hanno spinto probabilmente i visitatori a cercare soluzioni alternative, e il Commissario Giuseppe Sala è preoccupato perché i parcheggi designati sono tanti, ma praticamente vuoti, in particolare Arese e Roserio. Forse si sta pensando di diminuire le tariffe, ma non c’è ancora niente di sicuro; il problema poi è che alcuni parcheggi sono lontani e anche se le navette sono gratuite impiegano circa 40 minuti tra andata e ritorno a raggiungere il Sito Espositivo.
Mentre Expo si sta organizzando per riempire i parcheggi, sia i visitatori che preferiscono arrivare all’Esposizione Universale con il proprio veicolo, sia alcuni individui che hanno ‘annusato’ l’affare, si sono organizzati diversamente.
Pagare 12 euro è veramente troppo, soprattutto per le due ruote. Sul portale Online News viene segnalata l’esperienza di un motociclista che, arrivato nei pressi di Expo, ha chiesto ad un addetto con la pettorina se ci fosse lì vicino un parcheggio per le moto e l’uomo ne ha indicato uno, informandolo che costa 12 euro al giorno. La risposta del motociclista è stata: “Dodici euro al giorno? Sono impazziti?”. E l’addetto: “Ma questa è Expo”. La stessa persona ha però poi aggiunto sottovoce: “Io non ti ho detto niente, ma fai il giro verso di là e davanti alla sede della Mercedes la parcheggi gratis” . Così il motociclista pare abbia seguito il consiglio e, una volta parcheggiato il suo due ruote, incontrando due vigili, anche loro in moto, ha chiesto loro se non ci fossero dei parcheggi appositi lì intorno e uno dei due vigili sembra abbia risposto: “Non li hanno fatti. Tra un po’ non fanno passare neanche noi”.
Come il motociclista, anche molti visitatori in auto cercano di evitare i parcheggi a pagamento, sostando il proprio veicolo nel parcheggio dell’Uci cinema, oppure in qualche viale nascosto ad est dell’ingresso di Expo. Qualcuno ha annusato immediatamente l’affare e così, nonostante l’ira di molti autosilos ubicati nei pressi del Sito Espositivo, sono spuntati dei parcheggi abusivi a 3 euro al giorno. Infatti, nonostante i controlli delle forze dell’ordine, qualcuno è riuscito a creare il ‘Parking Expo’, ha affisso un cartello con il logo di Expo, si è procurato una sedia pieghevole, un ombrellone a strisce, un blocchetto per fare le ricevute ed ecco pronto il parcheggio. I visitatori naturalmente l’hanno preso d’assalto: costa poco, non rischiano la multa ed è vicino ai padiglioni, quindi niente navetta! Non si sa però quanto durerà la pacchia perché il responsabile di un parcheggio a due piani di via Grassi, a Milano, il signor David Marengo, si è già rivolto alla guarda di finanza e ha dichiarato sul Giornale: “Non è nostro costume puntare il dito contro il collega imprenditore, anzi la libera concorrenza è solo un bene per tutta l’economia. Ma questa è concorrenza sleale e perseguibile anche penalmente come chi vende borse contraffatte” . Insomma, la sua società ha speso 500 mila euro per dotare il parcheggio di tutti gli impianti a norma, quindi è normale che abbia il dente avvelenato.
Comunque per chi non volesse spendere i 12 euro, rischiare la multa, dare i propri soldi a qualche parcheggiatore abusivo o fare la coda ai tornelli della metro, una soluzione c’è: attaccarsi al tram! Ad Expo si può arrivare infatti con il biglietto urbano da 1,50 euro; si può scegliere di prendere il 12 o il 19, scendere davanti all’ospedale Sacco, in via Grassi, proprio dove c’è il parcheggio del Signor Marengo, percorrere un comodo ponte pedonale e si arriverà in pochi minuti all’ingresso Est Roserio, che tra l’altro è il meno inflazionato e quindi probabilmente si troverà anche meno ressa.
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