Per Expo, come ha recentemente confermato Piero Galli, Direttore Generale Eventi e Entertaiment, dovrebbero arrivare i tanto agognati 20 milioni di visitatori, di cui circa 12 dall’Italia. Il 30% di loro sceglierà di vedere il sito espositivo in giornata, quelli che invece si fermeranno, magari per visitare anche il resto d’Italia, alloggerà o in hotel (principalmente gli stranieri) o nei vari B&B o da amici (per lo più gli italiani).
Tenendo in considerazione questi dati, com’è possibile che siano state tagliate fuori le guide turistiche dal sito espositivo? Dopo che all’ ’Expo delle Idee’ si è scelto di fare a meno degli interpreti, con non pochi disagi per i rappresentanti stranieri, ora quali sono le motivazioni per cui le guide turistiche vanno bene per condurre i visitatori in giro per Milano, ma non tra i Padiglioni di Expo?
Pare infatti che a seguito di una seduta a Palazzo Marino, dove si è discusso sul tema del flusso di turisti che arriveranno ad Expo e riguardo all’andamento delle prenotazioni negli hotel, si sia anche deciso di escludere le guide turistiche dal sito espositivo.
Loro, le guide, evidentemente non hanno molto gradito questa inaspettata decisione.
Valeria Gerli, presidente dell’associazione Gitec, che fa riferimento a Confcommercio, ha dichiarato: “Seguiamo i turisti per tutta la città, siamo al loro fianco per mostrare le bellezze di Milano. Non si capisce perché non possiamo condurre i visitatori anche all’interno del sito di Expo. L’incertezza iniziale si sta traducendo in una negazione e credo che escludere da Expo le guide sia un errore clamoroso”.
20 milioni di turisti a Milano e nessuna guida sul sito di Expo?
Alcuni politici si sono schierati dalla parte delle guide turistiche, come ad esempio Luca Gibillini di Sel e Mattia Calise del M5S, il quale ha infatti affermato: “Una decisione assurda, vogliamo spiegazioni!”. Giorgio Rapari, vicepresidente di Confcommercio e rappresentante di Apam, ha anche richiamato così l’attenzione di Palazzo Marino: “È necessario che il Comune sia più presente e protagonista in Explora, come è logico che sia in un progetto con destinazione Milano. Non è un attacco, il mio, ma penso che il Comune sia stato troppo assente finora in un contesto di collaborazione tra pubblico e privato che lo vuole protagonista”.
A questo punto le guide turistiche non possono far altro che restare in attesa di una spiegazione ragionevole da parte del Comune di Milano e della Società Expo.
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