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Expo: un flop come Hannover 2000?

Milano -
Manca un miliardo e mezzo per pagare i debiti di Expo!

Nonostante il Commissario Giuseppe Sala continui a ritenersi soddisfatto dei più di 10 milioni di biglietti venduti, secondo Gianni Barbacetto e Marco Maroni del Fatto Quotidiano Expo sarà un flop come o più di Hannover 2000. I due giornalisti hanno scritto sul noto giornale che per rientrare delle spese manca più di 1 miliardo e mezzo! Cerchiamo di capire il perché.

A quanto riporta il Fatto Quotidiano, per costruire il sito di Expo sono stati spesi e a fondo perduto 1 miliardo e 200 milioni, più circa altri 50 milioni di spese extra. Per i costi di gestione ‘se ne sono andati’ altri 960 milioni, mentre per i terreni sono stati spesi 160 milioni. Facendo dei semplici calcoli arriviamo a poco meno di 2,4 miliardi di euro spesi per la kermesse. Non sarebbe un problema se si recuperassero ma, a quanto sembra, realisticamente si potranno recuperare, se va bene, 860 milioni: 200 milioni dai biglietti acquistati, 380 da sponsor e royalties e forse altri 280 se si rivendono i terreni di Expo.

Cerchiamo di andare più a fondo. Sala ha dichiarato che i costi per la gestione dell’evento sono stati 880 milioni e sarebbe bastato vendere 24 milioni di biglietti ad un prezzo medio di 22 euro, a cui aggiungere 300 milioni provenienti da sponsorizzazioni (quindi dagli stand affittati alle aziende) e dalle royalities (i diritti sugli incassi di ristoranti e merchandising), per rientrare dei costi di gestione. Tempo dopo i visitatori previsti sono diventati 20 milioni, il prezzo medio del biglietto 19 euro e i soldi derivanti da sponsorizzazioni e royalities 380 milioni. Secondo però Il Fatto Quotidiano non bastano questi cambiamenti in corso d’opera per far tornare i conti. Infatti, secondo quanto riportato, gli ingressi a tre mesi dall’inizio di Expo sono stati molto meno ed è difficile che improvvisamente diventino così numerosi; ai due giornalisti “non tornano” neanche gli 880 milioni di spese di gestione: per loro sono 960 milioni perché non sono stati fatti rientrare nei costi gli investimenti per le infrastrutture.

Se questi dati fossero veritieri come possono il Commissario Sala, Roberto Maroni e Maurizio Martina ritenersi soddisfatti? Sembra infatti che le notizie riportate dal Il Fatto Quotidiano siano diametralmente opposte a quelle diffuse da Sala & company. Senza pretendere di giungere in breve tempo a delle conclusioni affrettate, ci limitiamo a riportare le due versioni dei fatti.

Gianni Barbacetto e Marco Maroni hanno dichiarato sul Fatto Quotidiano: “Expo Milano 2015 si candida al record di maggiore insuccesso nella storia delle esposizioni universali dell’ultimo mezzo secolo. A metà percorso, a tre mesi dalla fine, le cifre non sono definitive, ma cominciano a essere chiare”.

I due giornalisti hanno citato Hannover 2000 in quanto anche quell’Esposizione Universale ha sofferto di un deficit di visitatori come quella di Milano: 18 milioni invece dei 40 previsti. I tedeschi hanno tentato di tutto per riparare in corso d’opera; hanno ad esempio chiamato come testimonial di una campagna pubblicitaria l’intrigante Veronica Feldbush, ma non è servito a nulla e l’Expo di Hannover si è concluso con un deficit di circa 1,2 miliardi. Secondo Il Fatto Quotidiano anche a Milano si sta per ripetere la stessa situazione e in effetti appare un po’ strano che i numeri degli ingressi continuino ad essere segreti, anche se Sala ha affermato che dal 10 agosto non lo saranno più e poi, se i numeri fossero così buoni, perché la Società Expo avrebbe dato il via a così tante promozioni speciali? Prima è arrivato il biglietto serale a 5 euro, poi i 3,5 milioni stanziati dal Ministero dell’Istruzione per convincere le scuole a visitare Expo a settembre e ancora i biglietti regalati ad agosto ad anziani e a persone con reddito esiguo (A spese dell’Inps) e poi le offerte di Trenord e Trenitalia, i biglietti gratuiti per chi lascia la propria auto nei parcheggi enormi e vuoti ‘attigui’ al sito di Expo e tutto questo dopo mesi trascorsi a invitare i visitatori ad utilizzare i mezzi pubblici.

Di certo se si regalano i biglietti possono aumentare i visitatori, ma non aumentare i soldi in cassa e così i tecnici di Expo non andranno in ferie, ma per recuperare qualche soldino in più faranno l’inventario di arredi e attrezzature dell’Esposizione Universale. Magari, se si rivendessero i terreni si risolverebbe un po’ la situazione, ma l’ultima asta di novembre 2014 è andata deserta e i terreni pagati carissimi (160 milioni), visto che ne valevano solo 20, con il tempo si stanno pure svalutando. Speriamo perciò che quest’estate succeda il miracolo perché altrimenti saranno probabilmente i contribuenti a dover pagare i buchi di Expo.

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DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da MilanoExpo2015.it . ed è stato inizialmente pubblicato su www.milanoexpo2015.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Milano OnLine]

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