Il nostro network: News e Eventi | Guida Turistica Milano | Hotels e Alloggi a Milano
Mercoledì 15 Maggio 2024
English

CERCA UN HOTEL A MILANO

Booking.com

Expo, ma il lavoro che hai promesso dov’è?

Milano -
lavoro expo

Expo cerca 5000 persone per lavorare nei Padiglioni dei Paesi stranieri! Sembrerebbe una buona notizia: finalmente per l’Esposizione Universale non si cercano solo persone che lavorino gratis, cioè i tanto contestati volontari, ma offrirebbe vere e proprie  proposte di lavoro. Le persone scelte, insomma, verrebbero dunque  pagate e non con un semplice iPad!

Il tranello però, almeno secondo i sindacati, pare nascondersi sempre dietro la sfavillante vetrina,che si tratti dei Padiglioni o della Scala.

Facciamo prima un passo indietro: a dicembre, come ha riportato Milano Expo 2015, la Cgil aveva dichiarato: “il contributo di Expo al mercato del lavoro è deludente. A fronte dei 70mila posti di lavoro annunciati nel dossier di candidatura, Expo ad oggi porta solo poco più di 4mila avviamenti. Si tratta di posti provvisori e a termine”. Ora che piovono offerte di lavoro i sindacati (Cgil, Cisl e Uil)  hanno lanciato un nuovo allarme: il timore è che i Padiglioni dei Paesi stranieri non rispettino le regole del contratto vigente e che giochino al ribasso, approfittandosi della fame di lavoro e della sempre più crescente disoccupazione. I sindacati vorrebbero quindi che il governo e, dunque il Premier Renzi, invece di imporsi nel mettere in scena la Turandot alla Scala proprio il 1 maggio, si occupasse di tutelare i contratti dei lavoratori.

I sindacati, preoccupati, hanno dunque inviato una lettera al ministro del Lavoro Giuliano Poletti, alle istituzioni legate ad Expo e alle agenzie interinali, che recita: “Occorre che siano evitati comportamenti che tendano a reintrodurre forme concorrenziali basate su un ‘dumping contrattuale’ che, oltre a ledere la condizione dei lavoratori coinvolti, potrebbero determinare situazioni di irregolarità e di conflittualità vanificando l’obbiettivo”.

Cerchiamo di capire meglio: chi viene assunto direttamente da Expo è tutelato in quanto i sindacati hanno firmato lo scorso luglio un accordo con la Società, proprio per questo scopo. Il problema è che il protocollo è volontario, quindi i Paesi Stranieri non sono affatto obbligati a metterlo in pratica. Inoltre, come ha dichiarato Antonio Lareno, responsabile del progetto Expo della Camera del Lavoro, “la sensazione della Cgil è che si sia aperta una feroce concorrenza fra le agenzie interinali per strappare i contratti a Manpowerpraticando normative che consideriamo pirata. In gioco ci sono le buste paga di migliaia di persone senza contare che i Paesi si esporrebbero al rischio di vertenze in serie. Invece di pensare alla Turandot, il governo ci dia una risposta”.

Il 1 Maggio ci sarà la Turandot alla Scala?

E a proposito della Turandot e quindi della contestatissimo 1 maggio, pare che non tutti gli iscritti ai sindacati siano perfettamente concordi con alcune loro posizioni forse un po’ estreme.

Danilo Rossi, prima viola della Scala, parla del 1 maggio

Ad esempio, Danilo Rossi, prima viola della Scala, è iscritto alla Cgil, ma favorevole a lavorare il 1 maggio, perché come lui stesso ha affermato su Repubblica: “Dobbiamo dare l’ennesima dimostrazione di quello che siamo: un fiore all’occhiello di questo paese disastrato. Ma, attenzione: il nome della Scala noi lo teniamo alto tutti i giorni, dando sempre il massimo. E speriamo che i politici se ne ricordino anche quando non serviremo più da vetrina“.D’altra parte però, nonostante vorrebbe convincere i colleghi a lavorare il 1 maggio perchè Expo è un’occasione da non perdere, non ha rinunciato neanche lui a polemizzare contro istituzioni e governo. Si è quindi domandato: “Quando finalmente ci sarà la volontà di occuparsi del sistema delle fondazioni? Quando si capirà che accorpare la figura del sovrintendente e del direttore artistico non è un bene? È assurdo che a due mesi dall’inaugurazione non si sappia ancora se si va in scena. Quando avremo un ministro competente’ Credo che un premier, prima di intervenire, dovrebbe informarsi sulle regole di un posto di lavoro. Renzi Ha parlato di figuraccia di fronte al mondo: la Scala di figuracce non ne ha mai fatte”.

I sindacati non si smuovono dalla loro posizione sul tema lavoro expo e rimangono all’erta su entrambi i fronti. Riguardo alla prima questione, nonostante sia Manpower sia Expo abbiano chiesto ai Padiglioni dei Paesi Stranieri di rispettare i contratti e ai candidati di stare attenti a ciò che firmano, temono che la fame di lavoro e la confusione generale aiutino chi vuol giocare sporco.

 

 

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da MilanoExpo2015.it . ed è stato inizialmente pubblicato su www.milanoexpo2015.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Milano OnLine]

Condividi su: Facebook Digg Delicious Technorati Google Bookmarks OK Notizie Wikio Italia

Ultime notizie

Altre notizie



VIAGGIA NELL'ARTE, NEL GUSTO E NELLA NATURA A MILANO