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Expo e sicurezza: siamo in pericolo?

Milano -
Dopo la sparatoria al tribunale Expo è al sicuro?

Un uomo armato, il Signor Claudio Giardiello, è riuscito ad entrare giovedì scorso all’interno del Tribunale di Milano, evitando qualsiasi tipo di controllo (pare abbia esibito un tesserino finto o che si sia accodato al suo avvocato), uccidendo 3 persone, dislocate in ambienti diversi e poi, come se niente fosse, è uscito dallo stesso ingresso da cui era entrato, quello da Via Manara (l’accesso riservato ai magistrati) ed è salito in sella alla sua moto. Alla fine è stato arrestato sulla via di Vimercate.

Il fatto già di per sé è inquietante e, come si sa, ha fatto discutere molto. Subito naturalmente il pensiero è corso ad Expo, che è alle porte. Non si tratta però di inutile allarmismo: in un primo momento è giunta infatti notizia che la security di Palazzo di Giustizia fosse appaltata alla stessa società che dovrebbe vigilare sull’Esposizione Universale. La società di sicurezza in questione si chiama All System e, insieme ad altre imprese, nel 2010 ha vinto l’appalto per ‘vegliare’ sul Palazzo di Giustizia di Milano. Cinque anni dopo, quindi nel corrente anno, si è aggiudicata l’appalto per Expo. Poco tempo dopo è stato però precisato che l’ingresso di via Manara fosse in mano ad un’altra società: la Securpolice che però non ha previsto la presenza di guardie armate, fin dal 2011, sembra per una scelta da parte del Comune. Che la sicurezza del  tribunale sia in mano alla All System o alla Securpolice, pare che all’ingresso di Via Manara non sia prevista dal 2011 la presenza di guardie armate. Secondo Maurizio Giannatasio del Corriere della Sera, le ragioni di questa decisione sono economiche: una guardia giurata, dotata di porto d’armi e di licenza individuale costa 20 euro all’ora, mentre il semplice personale addetto alla portineria prende 13 euro all’ora.

La sparatoria al tribunale di Milano

La questione si sta facendo intricata, ma la domanda che in molti si stanno facendo è: i magistrati, il giudice e coloro che erano presenti al momento della sparatoria erano forse in mani sicure? E lo saranno le persone che lavoreranno o visiteranno Expo?

A questo proposito, fa sorridere, ma in realtà è molto inquietante il videoreportage di Sacha Biazzo ‘Un cantiere a prova di bomba’, realizzato per Youmedia e Fanpage: è vero che Expo non è ancora iniziato, ma Sacha è potuto entrare in cantiere con un giubbino giallo, di quelli che si tengono nel portabagagli e un caschetto da 3 euro, ha portato con sé una finta bomba e si è mosso liberamente, facendo finta di essere un operaio. Sacha non era davvero armato, la bomba era finta, ma questa vicenda non ricorda in parte la sparatoria a Palazzo di Giustizia? Claudio Giardiello non ha forse evitato la sorveglianza fingendosi un avvocato o magistrato e ha percorso tre piani del tribunale in piena libertà, armato di pistola? Dove sono le 1500 telecamere, le recinzioni alte 3 metri, i metal detector, i mille addetti alla sicurezza, dov’è il ‘Grande Fratello’ di Expo? Magari non è ancora pronto, ma senza dover aspettare il 1 maggio, è stato dimostrato che un pazzo può introdursi in qualsiasi momento in un Palazzo Pubblico e sparare all’impazzata.

Un ferito soccorso durante la sparatoria al Tribunale di Milano

Come se non bastasse, la sparatoria in tribunale è diventata un caso politico anche perché mentre Giardiello stava sparando alle sue vittime prescelte, nella vicina Prefettura, alla stessa ora, il Ministro dell’Interno Angelino Alfano stava dando il via al vertice sulla sicurezza per Expo.

Roberto Maroni è stato tra i primi ad intervenire sulla questione affermando: “Mi auguro che, soprattutto in vista di Expo dove i rischi aumentano, si faccia tutto quello che serve per garantire la sicurezza dei cittadini, il governo deve garantire le risorse promesse.  Anche se, mi sento tranquillo”. Ha poi in seguito aggiunto: “Quanto avvenuto al Palazzo di Giustizia non è collegato ad Expo ma a una lacuna nel sistema di sicurezza e controllo del tribunale che va subito colmata”.

L’ex vicesindaco Riccardo de Corato, un po’ meno ottimista ha invece dichiarato: “Se questa è la sicurezza garantita nel tribunale di  Milano, non voglio pensare a Expo. La città sarà colma di gente e il sito sarà quotidianamente pieno di turisti: non ci sarà un palazzo da controllare ma una città intera. Il segnale dato a tutta la città è allucinante”.

E così via, sono intervenuti esponenti di fazioni avverse, scontrandosi tra di loro.

Il Premier Matteo Renzi ha voluto confortare gli italiani con le seguenti parole: “Expo non c’entra niente, è una cosa gravissima che ha riguardato il Tribunale di Milano. Il nostro impegno è perché non accada più e perchè chi ha sbagliato paghi. Non bisogna strumentalizzare . Quello che è accaduto  a Milano è incomprensibile e ci dovranno essere tutte le indagini per capire cosa non ha funzionato ma da qui a tentare di strumentalizzare penso ci sia molta strada. Questo è un  momento di cordoglio e i magistrati devono fare le indagini. Da qui ad immaginare che questo paese sia in uno stato di terrore penso che ce ne voglia. La dimostrazione della qualità delle nostre forze dell’ordine è che hanno disarmato il killer con un atto di eroismo puro”.

Anche il Commissario Giuseppe Sala ci ha tenuto a lasciare parole di conforto: “Niente psicosi, non sarà pericoloso. E’ un evento che non è mai stato oggetto di azioni terroristiche, anche perché la manifestazione vuole essere un luogo di pace. A quanto mi risulta l’omicida di ieri è passato da un ingresso non controllato dalla All System e poi, proprio sull’onda di quanto avvenuto eviteremo che ci sia un ingresso che sia senza controllo”. Sala ha poi ribadito la presenza delle più di 1300 guardie giurate, della recinzione con filo spinato alta 3,15 metri, dei metal detector e di tutta la macchina sicurezza al completo, di cui però per ora non si è vista traccia, ma che si spera sia pronta per il 1 maggio.

E la gente comune, gli utenti della Rete cosa ne pensano? Hanno paura a visitare Expo?

Un utente ha scritto: “Ma se una pistola riesce ad entrare al Palazzo di Giustizia di Milano, a EXPO che ci portano? I carri armati? Una portaerei?”

E un’altra ha scritto: “Con che cuore mando i miei figli in gita ad Expo? In Italia la sicurezza è solo una questione di provvidenza”.

E infine un altro utente: “Siamo nel paese dove ti tolgono il tappo dell’ acqua per andare allo stadio e si entra tranquillamente armati in tribunale!!Pronti per Expo?”.

 

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DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da MilanoExpo2015.it . ed è stato inizialmente pubblicato su www.milanoexpo2015.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Milano OnLine]

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