All’inizio era stato Roberto Maroni, già a fine settembre 2014, a lanciare l’allarme ebola a Expo; poco tempo dopo però, lo stesso presidente della Regione Lombardia aveva tranquillizzato tutti affermando: “Abbiamo un piano speciale per lasciare tutte le strutture sanitarie aperte 24 ore su 24″. Successivamente è scattato l’allarme ebola a Linate: l’aeroporto di Milano non sembrava infatti sufficientemente attrezzato per far fronte ad un’eventuale emergenza. Ora a chiedere maggiori controlli è il consigliere lombardo Maria Teresa Baldini, eletta prima nella lista Maroni, poi passata al gruppo misto e infine fondatrice del sottogruppo ‘Fuxia People’. Di solito non è particolarmente amichevole nei confronti di rom e immigrati, ma ora sta lanciando un allarme ebola su Expo.
Dobbiamo davvero preoccuparci?
Maria Teresa Baldini
Baldini ha parlato addirittura di emergenza sanitaria per Expo, perché ritiene che alcuni Paesi che parteciperanno, come ad esempio Guinea e Sierra Leone, essendo stati gravemente colpiti dal virus, potrebbero ‘portare’ l’ebola in Italia. Baldini ha richiesto dunque più controlli ed ha affermato: “Scabbia e TBC sono malattie d’importazione come potenzialmente lo è Ebola, negli ultimi mesi i giornali ne parlano meno, ma in Africa da gennaio ci sarebbero stati altri 2 mila morti a causa del virus. Sulla salute dei cittadini non possiamo lasciare niente al caso anche in vista di eventi così eterogenei”.
Maria Teresa Baldini, visto che “Non possiamo permetterci di giocare con il fuoco in vista di Expo”, come lei stessa ha dichiarato, ha deciso di scrivere una lettera a Raffaele Cattaneo, Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, con l’obiettivo di sollecitare la Giunta affinchè vengano effettuati controlli mirati, in particolare alle persone che provengono dai Paesi più a rischio come appunto Sierra Leone e Guinea.
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