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Cracco, bersaglio politico ad Expo? E lui “non paga”

Milano -
Carlo Cracco vince il bando dell'Annunciata gratis

Dopo Oscar Farinetti, accusato di aver ricevuto in ‘regalo’ due Padiglioni di Expo, ora è toccato al super chef stellato di Masterchef Carlo Cracco essere al centro della polemica. Lui non è nuovo a alle accuse: l’ultima riguardava un’amatriciana rivisitata con aglio in camicia e cipollotto. La Rete, e addirittura vari politici, si erano già scatenati allora per un semplice piatto di pasta, figuriamoci adesso che pare che gli sia stato affidato gratis per Expo il prestigioso Monastero dell’Annunciata di Abbiategrasso. Vediamo cosa è successo.

Monastero dell’Annunciata di Abbiategrasso e il caso Cracco

Durante la trasmissione ‘C’è Posta per te’ Carlo Cracco aveva proposto un piatto tradizionale come l’amatriciana rivisitato a suo piacere. In quell’occasione era  intervenuto Marco Cossu, assessore comunale di Casperia, che ha aveva affermato duramente: “Carlo Cracco chiede scusa ma si sbugiarda da solo. Nel suo libro ‘Se vuoi fare il figo usa lo scalogno: dalla pratica alla grammatica’, il famoso chef non solo consiglia l’aglio per una perfetta amatriciana ma anche il cipollotto. A questo punto avrebbe potuto dichiarare che le sue sono ricette rivisitate”. Sembrerebbe essere stata una discussione culinaria tra amici, ma gli animi si sono accesi forse un po’ troppo dato che in quell’occasione sono intervenuti anche il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi e pure l’ex sindaco, Luigi Bucci, ringraziando il Presidente della Regione Nicola Zingaretti che aveva difeso il piatto incriminato nella sua versione originale. Dopo quella disputa Bucci aveva suggerito a Pirozzi di nominare Zingaretti testimonial degli spaghetti all’amatriciana durante Expo.

Carlo Cracco ad Expo

Questa premessa era forse necessaria per capire perché anche nel caso dell’Annunciata si sia scatenata un’accesa polemica tra le varie fazioni politiche, tanto da far percepire che Cracco sia stato solo il pretesto per portare alla luce altri problemi. L’amministrazione comunale di Abbiategrasso ha concesso in comodato d’uso per un anno all’associazione Maestro Martino (di cui lo chef è presidente) alcuni spazi dell’ex Monastero del ’400 per organizzare alcuni eventi di cucina, con la speranza che il nome di Cracco richiami molti turisti amanti del buon cibo. Lo chef e l’associazione, in pratica, dovranno accollarsi solo le spese vive ma non pagare alcun canone. L’opposizione si è subito inacidita e ha dichiarato: “Si regala l’utilizzo gratis di un bene pubblico a un milionari”. L’obiettivo sarebbe anche quello di istituire una scuola permanente di cucina diretta dallo stef stellato ma il Convento, di proprietà del Comune, ha delle spese che ammontano a 130 mila euro all’anno e aumenterebbero se si costituisse anche la scuola. Domenico Finiguerra, già candidato a sindaco e ora consigliere comunale di Cambiamo Abbiategrasso  ha dichiarato al Corriere: “Per i matrimoni civili, il costo del monastero è di 500 euro a cerimonia, mentre per Cracco è tutto gratis”.  Inoltre, nel 2007 l’ex monastero è stato restaurato e il tutto è costato undici milioni che in qualche modo vanno recuperati.

A complicare la faccenda subentra anche un bando del Comune del dicembre del 2014, che aveva lo scopo di cercare qualcuno che si prendesse carico del monastero. Si faceva appello non ad un soggetto qualunque, ma a qualcuno che avesse un fatturato non inferiore ai 7 milioni di euro negli ultimi 3 anni, che fosse specializzato nella cucina d’autore italiana e che avesse ottenuto almeno 2 stelle Michelin o qualcosa di similare. Sembrerebbe l’identikit di Carlo Cracco, ma forse è una coincidenza. Il sindaco, Pierluigi Arrara ha difeso invece l’iniziativa culinaria perché, secondo lui, è l’unico modo per richiamare i turisti. Ha infatti affermato: “Le polemiche dimostrano una grande miopia politica. Si critica il fatto che un bene pubblico sia concesso in uso a un privato e questa visione è di un vecchiume ormai superato dai fatti. La presenza di Cracco, porterà a Abbiategrasso un pubblico diverso e visitatori che sarebbero difficili da intercettare in altro modo. Sarà nostra bravura saperli portare dall’Annunciata a conoscere il resto della città“ . L’Opposizione l’ha criticato dicendo che lo chef guadagnerà con i suoi eventi e allora lui ha risposto: “Che ci guadagni o meno ci interessa relativamente. Il suo nome è un’attrazione e questo è innegabile. È dal 2007 che è stata inaugurata l’Annunciata e da allora nessuno ci ha mai fatto una proposta reale per la sua gestione. Adesso che c’è un’opportunità, perché no?”. Valter Bertani, consigliere di Forza Italia, contestando la decisione del sindaco ha addirittura dichiarato: “Non escludiamo di ricorrere alla Corte dei Conti, perché questo comodato produrrà solo spese ulteriori per il Comune. Una decisione del genere andava condivisa in consiglio comunale” .

Come si evince dalla vicenda, dato che Cracco comunque le spese le pagherà, quello che è stato criticato è l’usufrutto gratis di un bene pubblico, insomma forse un bando pubblico poco pulito come nel caso di Farinetti.  E’ anche vero che la vicenda sembra essere stata sfruttata più per un battibecco politico che per l’iniziativa in sé. Cosa ne pensano gli utenti della Rete di tutto ciò?

Paolo ha scritto:

“Cioè davvero credi che quando Vasco va a suonare a San Siro il comune di Milano non ci guadagni nulla? Bella questa”.

E Max  ha aggiunto:

“Questi sono chef che lasciano debiti, la cosa è cosi, è inutile contarsi delle balle. Cracco adesso è un personaggio televisivo, io so delle cose che per correttezza tengo per me, ma la storia è questa. il punto è che secondo me piuttosto che fare un contratto che poi magari non viene onorato tanto vale darlo in comodato d uso gratuito per pochi mesi così  si promuove il territorio e si porta gente che magari porta soldi in paese“.

Invece Bruno ha commentato:

“ Ce lo dimostrerà Cracco con la sua ambiziosa ricerca di nuove strade……?!?!?!?! Bè le patatine fritte sono indubbiamente una nuova strada. E poi i cittadini che hanno pagato il restauro del convento devono anche pagare 500 euro per una funzione matrimoniale di un’ora scarsa???”.

 

 

 

 

 

DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da MilanoExpo2015.it . ed è stato inizialmente pubblicato su www.milanoexpo2015.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Milano OnLine]

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