Mancano pochi giorni all’inizio di Expo, ma il Sito Espositivo è ancora un cantiere e, a quanto pare, dato che i lavori sono in estremo ritardo, non ci sarà tempo per fare i collaudi finali, quindi i progettisti rilasceranno solo delle autocertificazioni. Ci sarà da fidarsi?
I Padiglioni avrebbero dovuto essere terminati entro la fine di marzo e ad aprile si sarebbero dovuti fare i doverosi collaudi, ma purtroppo le opere non sono state completate in tempo e nel migliore dei casi saranno concluse alla fine del mese corrente. Come ha riportato Il Fatto Quotidiano, Susanna Cantoni, direttore del dipartimento prevenzione dell’Asl di Milano, ha dichiarato: “Faremo i collaudi tramite autocertificazione, poi procederemo con verifiche a campione”. Questo significa che se per caso ci dovessero essere dei problemi quando Expo sarà già in corso, non sarà facile risolverli. In teoria la responsabilità dovrebbe essere dei progettisti che rilasceranno delle semplici autocertificazioni, come ha esplicitato anche Antonio Loreno, responsabile del progetto Expo per la Cgil, il quale ha anche aggiunto: “Va considerato che qui dovrebbero essere fatti non soltanto i collaudi statici, quelli sull’abitabilità delle strutture. Ci saranno anche 200 ristoranti, con acqua, scarichi, elettricità, fuochi, condizionatori, problemi di conservazione e smaltimento degli alimenti”. Domanda: nel caso l’opera non dovesse corrispondere al progetto iniziale o ci fossero problemi di abitabilità della struttura in questione, allora con chi ci si dovrà lamentare? Cosa succederebbe poi al Padiglione in questione? Verrebbe chiuso?
Il sito di Expo è ancora un cantiere!
Il Commissario Giuseppe Sala, ottimista, ha affermato: “Per il 1° maggio tutti i Paesi avranno terminato la costruzione. Ci saranno quattro o cinque casi in cui si continuerà a lavorare per qualche giorno alle finiture interne”. Dalle sue parole sembra che non ci sia accenno alla questione collaudi, ma è la stessa Cantoni a ritornare sul punto: “Le autocertificazioni sono un atto serio, chi firma si prende la responsabilità e poi i controlli sono stati continui, durante i lavori. Proprio per garantire una maggiore sicurezza, i progetti sono stati esaminati da una commissione di vigilanza integrata che ha riunito tutti i protagonisti, dai Comuni ai vigili del fuoco fino ai tecnici Expo”. Anche la sicurezza sul lavoro pare sia stata gestita bene, infatti l’Inail (Istituto Nazionale per la Sicurezza contro gli Infortuni) aveva ‘predetto’ 20 mila possibili infortuni, mentre invece al momento sono stati solo 93, di cui “solo” 7 gravi.
È un po’ meno tranquillo, riguardo alla questione collaudi, Andrea Vallascas, deputato dei 5 stelle che ha dischiarato: “L’Expo 2015 passerà alla storia come la fiera dei ritardi e delle strutture aperte con collaudi a campione ed autocertificazioni”. Preoccupato per la situazione, Vallascas si è rivolto al Ministro delle Politiche Agricole e a quello delle Infrastrutture con il fine di sapere il motivo di tali ritardi e per garantire la sicurezza dei 20 milioni di visitatori che sono previsti per Expo. Il Deputato dei 5 stelle ha infatti affermato: “È una situazione assurda che deve essere chiarita per evitare di mettere in pericolo sia gli operatori che i visitatori che transiteranno nei padiglioni.”
Quindi, i visitatori che arriveranno ad Expo potranno girare tra i Padiglioni tranquillamente o ci sono dei possibili rischi?
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