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Cibo più sicuro grazie a Coldiretti

Milano -
Con l'obbligo di etichettatura la carne è Made in Italy!

Forse a vegetariani e vegani non interesserà, ma dal 1 aprile, in concomitanza con l’arrivo di Expo, è entrato in vigore un nuovo Regolamento, secondo il quale su tutte le carni suine, ovine e caprine, siano esse fresche, congelate o refrigerate, dev’essere segnalata la provenienza. La carne di pollo e di manzo, in seguito anche alla vicenda della ‘mucca pazza’, è già tutelata da tempo. Questo nuovo Regolamento è il risultato di una dura lotta portata avanti da Coldiretti per tutelare i consumatori. Quindi oggi, a pasquetta e durante Expo mangeremo meglio e in sicurezza.

Dunque se si notasse l’indicazione ‘Origine Italia’, si può essere sicuri di acquistare un prodotto Made in Italy, sapendo dov’è stato allevato e macellato. Questo risultato è estremamente importante dopo gli scandali recenti: qualcuno forse si ricorderà della ‘mucca pazza’ che ha allarmato molte persone o degli agnelli ungheresi spacciati per italiani o del maiale alla diossina tedesco. Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo, ha affermato in proposito: “Grazie alla lunga battaglia portata avanti da Coldiretti per garantire maggiori tutele ai consumatori nella scelta dei prodotti alimentari, è entrato in vigore dal primo aprile, il nuovo Regolamento che impone l’indicazione del Paese di origine o del luogo di provenienza delle carni fresche, refrigerate o congelate di animali della specie suina, ovina, caprina e di volatili. Questa è una tappa importante e si può festeggiare a buon diritto il risultato del grande impegno di Coldiretti per la trasparenza. Si tratta di un tassello fondamentale in un percorso iniziato circa 15 anni fa, a partire dall’obbligo di etichettatura di origine per la carne bovina fresca, introdotta sotto la spinta dell’emergenza mucca pazza”.

In vista di Expo, dove il tema principale è il cibo, quindi la sicurezza alimentare, la battaglia di Coldiretti diventa di grande attualità. Purtroppo l’obbligo di etichettatura non è ancora valido per le carni di coniglio, di cavallo e per la carne suina utilizzata per la produzione di salumi. Pagliano ha infatti aggiunto: “Su questi prodotti, vi è stato un ingiustificato ritardo da parte dell’Unione Europea: l’Italia, che nell’alimentare ha conquistato primati qualitativi e sanitari, deve essere capofila nell’UE nel sostenere le politiche di tutela della sicurezza alimentare che sono al centro dei lavori dell’Expo”. Andrebbe infatti ricordato che due prosciutti su tre e alcuni salami ed insaccati sono fatti con carne suina proveniente da Paesi esteri sconosciuti. In ogni caso, a onor del vero l’Italia, rispetto a molti altri Stati, è all’avanguardia in tema di tutela del cibo: dal 2005 viene indicato per il latte, la zona di mungitura o la stalla di provenienza; dopo la febbre aviaria, sempre dal 2005, i polli devono riportare l’etichetta Made in Italy e nel 2008 è scattato l’obbligo di etichettatura per la passata di pomodoro, per far conoscere ai consumatori la provenienza.

Non scegliere l’uovo di Pasqua dalla vetrina! Si deteriora la cioccolata

Controllate gli ingredienti della Colomba di Pasqua!

Per tutti quei consumatori che vogliono essere ancora più sicuri di mangiare sano, prima di preparare il loro pic nic di pasquetta, possono seguire le regole del decalogo ideato dal ‘Movimento Difesa del Cittadino’. Iniziamo dal tanto criticato agnello: oltre alla provenienza di cui abbiamo già scritto sarebbe opportuno sceglierne uno di 10-15 chili. Proseguiamo con le uova di cioccolato: sarebbe meglio non acquistare quelle esposte in vetrina perché il sole che filtra sui vetri e dunque il calore deteriora la cioccolata, poi bisognerebbe anche controllare la percentuale del cacao e che i grassi contenuti nelle uova di pasqua siano vegetali. Un altro prodotto tipicamente pasquale è la colomba: per scegliere quella più buona e sana occorre controllare gli ingredienti; dev’essere preparata infatti con zucchero, uova di categoria A o tuorlo, farina di frumento, una percentuale di burro del 16% e di agrumi canditi del 15%, il lievito dev’essere naturale e preparato con pasta acida e sale.

Expo sarà un’occasione per riflettere sul diritto ad un’alimentazione sana, per tutti, in uguali quantità e sicura,  ma possiamo già iniziare dal pic nic di pasquetta a non sprecare il cibo!

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DISCLAIMER: Questo articolo è stato emesso da MilanoExpo2015.it . ed è stato inizialmente pubblicato su www.milanoexpo2015.it. L'emittente è il solo responsabile delle informazioni in esso contenute.

[Fonte: Milano OnLine]

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