Ad Expo si fa continuamente festa e non solo in occasione dei National Day dei Paesi partecipanti, ma ad ogni ora e in molti Padiglioni. Qualcuno insegna anche ai visitatori i passi di alcuni balli tradizionali. Girovagando per il Decumano si può assistere alle coreografie o divertirsi a ritmo della musica techno, dei ritmi africani, si può ballare il tango, la salsa, l’hip hop, le danze irlandesi e imparare molti altri passi tradizionali.
Non ha avuto molto successo ‘I love Expo’, l’evento che si è svolto in Piazza del Duomo a Milano lo scorso 14 febbraio, forse perché pioveva o perché faceva freddo, ma ora è sbocciata l’estate ed è molto facile vedere ballerini di varie nazionalità esibirsi lungo il Decumano di Expo.
In alcuni Padiglioni europei, negli spazi all’aperto, i visitatori possono rivivere le atmosfere di Berlino, Amsterdam, Lubiana e Bruxelles, danzando a ritmo della musica techno, in Argentina si può imparare a ballare il tango, in Germania l’hip hop e la discosamba, in Ecuador balli di gruppi tradizionali, come anche in Thailandia, Bielorussia, Ungheria, Iran, Irlanda, Malesia e in molti altri Paesi. Nei Padiglioni africani i ballerini si esibiscono per lo più durante i National Day, ma in Angola si può assistere due volte al giorno ai balli tradizionali: alle 15.30 e alle 17.30. Più in particolare, si esibiscono i Kina Ku Moxi, un gruppo formato da 4 ballerine e 2 percussionisti che insegnano ai visitatori i passi delle loro danze tradizionali. In Venezuela si balla tutto il giorno: si può assistere a passi di salsa, tambores, joropo e diablos del yare.
Anche ad agosto sono previsti momenti di danza, perciò chi visiterà Expo nei prossimi giorni, potrà assistere dal 10 al 15 ai balli in Angola, dal 15 al 17 alle performance delle danzatrici balinesi e a fine agosto, in Uruguay, si esibiranno i percussionisti Cuareim 1080, accompagnati da stravaganti ballerine.
I visitatori, almeno per il momento, hanno partecipato raramente ai balli di gruppo, forse per timidezza, per inesperienza o per il gran caldo di luglio, ma magari ad agosto si lasceranno coinvolgere un po’ di più, abbandonando per un momento il loro smartphone, sempre pronto a cogliere alcuni momenti delle colorate e vivaci coreografie.
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