Se quando entrate in un negozio finite per non acquistare quello che desideravate perché vi irrita il commesso o la commessa di turno, c’è un’interessante novità per voi. E’ Yumi, il robot del nuovissimo Future Food District di Expo.
Yumi, con i suoi amici, interagirà con i clienti, vendendo loro i prodotti alimentari, informandoli sulla provenienza, sulla storia, sulle tecniche di coltura degli stessi e annunceranno le promozioni speciali. Insomma la Milano di Expo si sta trasformando in un film di fantascienza, in una smart city dove la forza lavoro sarà sempre più tecnologica.
Non è proprio una novità nel mondo, o meglio c’è qualcosa di vagamente simile: l’ Hajime Restaurant, il primo ristorante giapponese in Thailandia dove i camerieri sono dei robot travestiti da Samurai che, per guadagnarsi la mancia e allietare i clienti, danzano persino per loro!
Forse il Future Food District, il Supermercato del futuro di Expo, ideato da ABB Italia si è ispirato al ristorante giapponese, ma il suo obiettivo è un altro: accontentare quei clienti che sono interessati alla provenienza, alla sostenibilità dei cibo, che comprano e poi mangiano. Marco Corsi, Managing Director di ABB Italia ha infatti affermato: “La nostra partecipazione a EXPO 2015 testimonia il nostro forte impegno rivolto alle catene del valore del cibo e delle bevande a livello globale in termini di qualità e sicurezza. Con la nostra offerta nell’ambito dell’automazione e della robotica, ci proponiamo di aumentare la produttività, la competitività, la flessibilità e la sicurezza”.
L’Area tematica del supermercato del futuro di Expo è stata realizzata dallo studio Carlo Ratti Associati, insieme a COOP, con l’obiettivo di illustrare ai visitatori una catena alimentare etica e trasparente. ABB è specializzata in robot industriali: ne ha 200.000 sparsi nel mondo. Per il Future Food District farà lavorare insieme a Yumi, il robot collaborativo a due bracci, altri automi esperti nel settore dell’alimentazione.
Giuseppe Sala, entusiasta del progetto, ha dichiarato: “ E’ un esempio di come le tecnologie all’avanguardia possano migliorare la filiera di produzione e di distribuzione alimentare e possano consentire al consumatore di vivere un’esperienza innovativa”.
Forse ABB Italia con i suoi automi tecnologici contribuirà a migliorare la sicurezza alimentare e la riduzione dei consumi e costi energetici, in linea con il concept di Expo 2015, ma certo una domanda sorge spontanea: in un momento di crisi e di disoccupazione, non ri rischia forse che i robot portino via il lavoro agli uomini?
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